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Animo

Aggiornamento da Yako

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Wend bip tiri, “Dio sa che ci siamo”, questo il nome dell’orfanotrofio che ad oggi ospita 29 bambini abbandonati da un destino che gioca brutti scherzi. C’è chi si trova qui perchè la propria madre non ha superato il parto ed il padre non può prendersene cura; c’è chi è figlio di una madre pazza che aveva perso gli occhi in una nottataccia e senza conoscere il padre e senza essere cosciente piu di tanto di se stessa lascia per strada un cucciolo innocente, c’è chi anche non ha fisicamente nessuna figura e quindi i parenti più prossimi chiedono aiuto a queste strutture, a questa struttura che ormai da 25 anni (festeggiati lo scorso 20 ottobre) sotto la guida di persone dal cuore grande, Maman Albertine, e dal figlio Alain, cerca di rendere la vita vita di questi piccoli un pò meno amara e chiede aiuto a noi “poveri dentro” per permetterle di dare un abbraccio in piu a questi bambini.

Animo si impegna da tre anni affinchè questo sia possibile,affinchè questi bambini oltre a una permanenza degna di una vita nella struttura possano avere anche delle armi per poter crescere all’interno di essa. Tutto questo entrando sempre in punta dei piedi e lasciandoci guidare direttamente da chi questa terra la vive,da chi questa cultura ce l’ha dentro,cioè da Maman ed Alain.
Sono tre anni che tocco con mano la realtà di questo orfanotrofio e purtroppo, oltre ad interventi per sopperire emergenze di tipo monetario, non c’è mai stato quel salto in piu che potesse rendere questo posto autonomo, tranne uno spiraglio di luce nell’ultima missione nel mese di dicembre, dove, con l’intervento di due persone, qualificate nell’ambito educativo e medico si è guardato oltre.

Siamo arrivate e lo scenario d’impatto è sempre forte, sia dal punto emozionale che dal punto delle condizioni igieniche (sia per me che ormai sono abituata,sia per le ragazze che ancora piu subiscono l’impatto). Troviamo bambini ammassati in terra piangenti nella lunga attesa di fare il bagno, accerchiati da animali vari e pipi e cacca sparsi da ogni parte (letti, in terra ed anche addosso ai bambini) e in tutto questo le nouricces che inermi e passive lasciano che tutto passi cosi.
Da tutto questo le due ragazze si rendono conto che l’intervento piu utile da fare non è direttamente con i bambini ma con le donne che seguono quest’ultimi e direttamente con Maman ed Alain.
Nella prima sera, accompagnate da una buonissima cena preparata dalle donne addette alla cucina ed insieme ad Alain e Maman ci si comincia a confrontare sul lavoro da fare nei giorni successivi, ascoltando le richieste di aiuto di una Maman Albertine stanca, provata dalla lontananza di Leonie e che non riesce piu a vedere come riuscire a far capire alle nourices il modo piu giusto di LAVORARE con i bambini, di accompagnarli nella crescita, cercando di sopperire alle mancanze affettive che inseguono questi bambini. Ci fa presente che prima del nostro arrivo ha cercato di parlare con loro, di metterle davanti ad una necessità di impegno maggiore da parte loro e soprattutto di responsabilità e regole. Questo discorso ci apre le porte, ci far rendere conto che la strada che si voleva percorrere è la stessa e questo ci riempie il cuore….allora si parte!

Si organizza insieme ad Alain per i giorni successivi un corso di formazione teorico\pratico insieme a tutte le donne che lavorano nell’orfanotrofio. L’affluenza è tanta, con qualche piccola assenza in giorni alterni.(da sottolineare che alcune donne finivano il loro turno di 24 ore e rimanevano al corso).
Nonostante i tempi di spiegazione era molto lunghi,in quanto c’era il passaggio in tre lingue diverse, le donne hanno sempre mantenuto un grado di attenzione e coinvolgimento sempre alto.
Preambolo alla formazione attento a spiegare le nostre intenzioni di aiuto e non di imposizione, di donar loro i mezzi per riuscire a rendere il loro LAVORO piu leggero e divertente, con delle piccole nozioni riguardo l’importanza di stimolare i bambini, mostrate direttamente con esercizi fisici su se stesse, nei quali si sono divertite molto! Nei giorni seguenti abbiamo ricevuto molti ringraziamenti da parte di Maman che non smetteva di dirci quanto aveva bisogno che qualcuno l’aiutasse all’interno dell’organizzazione lavoro con le nourices… ci spiega che non tutte le donne fanno il loro dovere, non amano come lei vorrebbe questi bambini e che tra tutti i corsi di formazione fatti, nessuno le aveva permesso di comprendere e studiare la psicologia dei bambini per lei sempre stata una cosa da voler approfondire. Nei momenti di riposo ci si confrontava con le donne, con Maman ed Alain per capire se quello che si faceva venisse capito e fatto proprio e la dove non c’erano cose chiare, le due ragazze sono sempre state pronte a mostrare insieme a loro le attività e i ruoli da svolgere. Nozioni e giochi hanno fatto poi spazio ad una richiesta di Maman ed Alain di dare direttamente delle regole nello svolgere il LAVORO con i bambini ed anche organizzativo degli spazi e cosi insieme ad Alain si è pensato di fare dei fogli-lavoro nei quali le donne potessero direttamente controllare i punti di attenzione. Di tutto il lavoro delle nourices con i bambini e non, Maman e Alain soprattutto, saranno i diretti supervisori.

I punti generali che nel corso dell’intervento delle due psicologhe\educatrici sono stati toccati, sottolineati, sono stati l’importanza dell’igiene degli spazi e del bambino (pannolino obbligatorio, facendogli capire che se cosi fanno, il lavoro diminuisce…. ci saranno meno panni da lavare, meno lenzuolini e spazi piu sani e puliti anche per loro che qui ci passano l’intera giornata) e l’importanza della figura della nourices all’interno dell’orfanotrofio, fondamentale quanto delicata per lo sviluppo fisico\cognitivo dei bambini e per questo deve essere un ruolo attivo. Donne che venivano a ringraziare le due educatrici per i lavoro fatto ogni giorno, per i mezzi donatogli e la possibilità in questo di vedere chi veramente, all’interno dell’organico, può fare la differenza e magari spronare le altre a fare lo stesso.

Sicure di non aver imposto nulla, ma di aver dato voce ad un aiuto che fa guardare lontano,che guarda ciò che veramente è importante, i bambini ricordandoci che una volta tornati a casa saranno loro a giovare di un buon lavoro fatto o ad essere ancora una volta abbandonati dietro un lavoro passivo. Maman ci abbraccia e spera di poter vedere di nuovio questi “angeli” come ha identificato Patrizia e Cecilia che le hanno ridato un pò di forza per crederci ancora.

Alessia Lana

2013. L’anno della maturità per Animo Onlus

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animo_sett13Per la nostra associazione l’anno che volge a termine è stato senza dubbio quello della maturità. Da presidente ringrazio il direttivo e tutti gli amici e sostenitori che hanno contribuito con il loro impegno a raggiungere gli obiettivi prefissati. La nostra comunità aumenta ogni giorno di più e questo è il segno che il lavoro che portiamo avanti è visto all’esterno come autentico e vero.

La maturità di Animo si è espressa fondamentalmente in due modi. A livello organizzativo ci si è finalmente strutturati riuscendo ad assegnare a ognuno di noi competenze e ruoli ben delineati. Questa specializzazione ha senz’altro garantito una migliore efficienza gestionale. A livello operativo la maturità si è esplicitata in una maggiore programmazione e attenzione nella scelta dei progetti da seguire.

Per quanto riguarda l’Africa è stato un anno importante. Un anno che ci piace ricordarlo soprattutto per la realizzazione di due nuovi pozzi costruiti grazie al contributo della chiesa valdese; per la partenza di una doppia missione (di cui una ancora in corso) che ha dato ottimi risultati sia nella fase di monitoraggio e start up dei tanti progetti finanziati che nella ricerca di nuove opportunità di cooperazione; per l’avvio di un programma alimentare e di una mensa scolastica intitolata alla memoria di Roberto Cerretoni; e per il successo del progetto “Un’educatrice per Yako” portato avanti all’interno dell’orfanotrofio nel quale nacque qualche anno fa il nostro impegno nella cooperazione. Le nostre iniziative di raccolta fondi complessivamente hanno toccato la cifra pazzesca di 31 mila euro. Grazie di cuore a tutti!

Ma questo è stato soprattutto l’anno dello sbarco di Animo nel territorio con l’avvio del progetto “Nessuno si Salva da solo” nato con l’intento di contribuire ad aiutare un territorio che sente sempre di più sulla propria pelle la crisi economica globale. Con la nostra raccolta e distribuzione di indumenti e accessori per bambini fino ai dodici anni abbiamo aiutato più di cento famiglie del Comune di Ladispoli ed è stata anche l’occasione per far affiorare un tratto distintivo della nostra città. Ladispoli ha dimostrato di poter ancora essere una comunità solidale e virtuosa.

Questo dialogo empatico con il territorio non si è limitato a “Nessuno si salva da solo” ma è stato portato avanti con iniziative nelle quali la nostra associazione è stata protagonista. A partire dalla partecipazione alla giornata contro la violenza sulle donne che ha visto scendere in piazza centinaia di persone come non si vedeva da anni a Ladispoli e durante la quale abbiamo realizzato una nostra installazione artistica. Un altro momento importante è stata la mostra fotografica sull’Africa realizzata in collaborazione con il comune di Cerveteri; e poi la serata dedicata al grande e troppo spesso dimenticato Thomas Sankara (ex presidente del Burkina Faso) organizzata in collaborazione con l’associazione Metamorphosi; infine una raccolta di materiale scolastico per l’Africa nelle scuole che ha visto una partecipazione sorprendente di bambini e famiglie di Ladispoli.

Per il nuovo anno la nostra associazione continuerà sicuramente a far interagire l’impegno cooperativo in Burkina Faso con quello nel nostro territorio. In Africa abbiamo deciso che tutti i nuovi progetti dovranno ruotare intorno a due linee guida: l’acqua e l’istruzione. Inoltre, il nostro sforzo sarà concentrato anche nella creazione di una rete tra le associazioni che operano in Burkina Faso in modo da poter seguire i progetti che ogni realtà porta avanti autonomamente in maniera più efficiente e ottimale.

Sul territorio invece renderemo operativo un altro tratto distintivo dell’associazione che è quello che riguarda la nostra sensibilità verso le tematiche ecosostenibili. In questa direzione ci impegneremo a realizzare un progetto che promuova lo scambio, il riuso e il riciclo di beni e servizi.

Nessuno si salva da solo è stato il motto di questo 2013 che volge a termine. Noi continueremo a pensarla così anche nell’anno che sta arrivando perché solo così daremo un senso al nostro futuro e contribuiremo a ricostruire un vivere insieme troppo spesso offuscato e violentato da una cultura individualista che isola e che mette in competizione le persone.

Noi di Animo abbiamo scelto un’altra strada e siamo felici che ogni anno che passa questo cammino collettivo si riempie di nuove gambe e nuova energia.

Buon anno da Animo Onlus.

Gianfranco Marcucci

Natale con Animo | Quarta edizione

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natale-con-animo-quarta-edizioneAnimo invita voi tutti a conoscere da vicino i nostri progetti. Serve stringere le vostre mani per andare avanti. Vi aspettiamo Domenica 15 Dicembre dalle ore 18.30 presso il Ristorante Papeete di Ladispoli in via Lungomare Regina Elena 23.

Non Mancate!

Serata di beneficenza Salsasulserio

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salsasulserioSabato 30 novembre alle ore 20.30 in via Aurelia 1051 (Roma) si terrà una cena a base di pizza con a seguire serata da ballo con tutti i maestri di Salsasulserio. L’ingresso è gratuito con offerta libera.

I fondi raccolti verranno devoluti alla nostra associazione per il progetto Educatrice negli Orfanotrofi in Burkina Faso

Al via la quarta missione di Animo all’insegna dell’acqua e dell’istruzione

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La quarta spedizione di Animo Onlus è pronta a partire. Il 25 novembre quattro nostri volontari (Alessia Lana, Cristiano Paoli, Jessica Sergi e Sara Candelletta) sbarcheranno in Burkina Faso e saranno impegnati in una missione molto importante e impegnativa che ruoterà fondamentalmente intorno a due emergenze: l’acqua e l’istruzione.

Il viaggio sarà l’occasione per monitorare i progetti in fase di esecuzione, avviarne degli altri sui quali abbiamo già raccolto i fondi necessari – grazie soprattutto all’aiuto di questo territorio – e infine valutare e prendere accordi per intraprenderne dei nuovi sui quali ci impegneremo a partire dal 2014.

Il monitoraggio dei progetti esistenti riguarderà in primo luogo la cooperativa femminile del sapone di Tanghin dove attraverso un nostro microcredito decine di donne stanno lavorando da più di un anno. Poi si valuterà lo stato dei progetti di altre due cooperative femminili già finanziate. La prima è la cooperativa che si occupa dell’allevamento di capre a Kalpè, la seconda è quella dell’ allevamento polli a Konà. Una tappa sarà dedicata anche all’orfanotrofio di Yako dove è in svolgimento il progetto Un’educatrice per Yako teso a sviluppare la socialità e le capacità motorie dei bambini ospiti della struttura. Con l’occasione consegneremo anche medicinali all’ospedale del villaggio.

Si passerà poi a Koulbilà dove si verificherà lo stato del progetto alimentare con relativo pollaio avviato prima dell’estate e chiamato Lo stomaco vuoto non ha orecchie. Sempre a Koulbilà verificheremo l’inizio dei lavori della mensa per studenti che Animo ha deciso di intitolare in accordo con la famiglia alla memoria di Roberto Cerretoni, il ragazzo di Ladispoli scomparso quasi due anni fa.
Infine i volontari faranno visita anche allo sperduto villaggio di Yerba dove è già attiva e ristrutturata dallo scorso anno la scuola Valerio Atzori e dove è stato avviato il sostegno scolastico e le borse di studio per i bambini che la frequentano. Nell’incontro con il direttore dell’istituto consegneremo anche il materiale scolastico che in questi ultimi giorni abbiamo raccolto nel nostro territorio grazie ad una grandissima partecipazione della cittadinanza. Inoltre i volontari monitoreranno anche il progetto sportivo Animo Campus, una serie di campi sportivi realizzati per i bambini dei villaggi bukinabè.

A fianco di questa opera di monitoraggio il cuore della missione sarà l’avvio dei lavori dei due pozzi che siamo riusciti a finanziare grazie all’aiuto della chiesa valdese. A tale scopo i volontari andranno a Koulbilà per verificare l’avvio dei lavori del primo pozzo, conoscere il direttore dei lavori, confermare preventivo di progetto, tempi di realizzazione e modalità di costruzione. E poi si trasferiranno a Narongo per far partire i lavori del secondo pozzo.

Alla fine di questa peregrinazione da nord a sud del Burkina Faso i quattro ragazzi in missione incontreranno anche nuove cooperative per l’avvio di nuovi progetti riguardanti il lavoro femminile; faranno visita al SIAO, un grande centro artigianale della capitale Ouagadougou, per valutare collaborazioni su un possibile progetto sulla lavorazione del pellame; infine valuteranno altri siti per la costruzione di nuovi pozzi o per il ripristino di quelli già esistenti ma fuori uso.

Insomma al ritorno di questa missione ci sarà altro lavoro per la nostra associazione e per tutti coloro che vorranno ancora sostenerci al fine di aiutare – e salvaguardare – il Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del mondo ma anche uno dei pochi dove il lato oscuro dell’occidente non ha ancora messo stabili radici.

Gianfranco Marcucci
Presidente Animo Onlus

Torneo di calcio a 5

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torneo-calcio-scarabocchiandoVenerdì 22 Novembre su inziativa dell’Associazione Scarabocchiando a casa di.. si svolgerà un torneo di calcio a 5 maschile e femminile (con la partecipazione della SS Lazio calcio a 5) con 8 squadre a sfidarsi in due campi dalle ore 20.00 presso ASD Sporting di Fiumicino, via Aldo Quarantotti 50.

I fondi raccolti verranno devoluti alla nostra associazione per il progetto Educatrice negli Orfanotrofi in Burkina Faso

Per info e iscrizioni: 334.52.88.941 / 320.30.92.766

Raccolta materiale scolastico

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comunicato1Al via il 25 novembre una nuova spedizione dei volontari di Animo Onlus. L‘itinerario prevede la visita a 3 scuole (Yerba Peulh – Koulbila – Bangoula).
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per raccogliere materiale scolastico da consegnare agli studenti:
PENNE BIRO BLU E NERE – MATITE – TEMPERINI – GOMME – MATITE COLORATE

PUNTI RACCOLTA:

Art Café: Via Bari, 62 – Ladispoli
Chilli: Via Ancona, 200/202 – Ladispoli
Dulcamara: Viale Italia, 73/B – Ladispoli
Palestra Nexus: Via Praga, 1 – Ladispoli
Parrucchiere Mariù: Via F.Moretti, 7 – Ladispoli
Cartolibreria Cartelle: P.zza dei Caduti – Ladispoli
Lavanderia Cerreto: Via Glasgow – Ladispoli
Computel: Via Rosa Calabresi, 6 – Cerveteri

Per info:
Tel. 339.4528031

Finanziata la costruzione di due pozzi in Burkina Faso grazie all’Otto per Mille Valdese

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Grazie all’Otto per Mille Valdese Animo Onlus parte con la costruzione di due pozzi in Burkina Faso.
Da oggi Animo Onlus ha una nuova fonte di finanziamento.

La commissione valutatrice ha ritenuto validi di finanziamento due dei nostri progetti presentati nel novembre scorso:

Un pozzo per il college di Koulbila: la costruzione di un pozzo, di un impianto di sollevamento a pompa manuale e di un muro perimetrale per proteggere lo stesso dagli animali, permetterà il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e della qualità della vita dei circa 200 studenti del College di Koulbila e dell’intero villaggio di Sargo Koulbila, situato nel Plateau Central del Burkina Faso.

Un pozzo per Nagango: la costruzione di un pozzo, di un impianto di sollevamento a pompa manuale e di un muro perimetrale per proteggere lo stesso dagli animali, permetterà il miglioramento delle condizioni di salute e di vita degli abitanti del Villaggio di Nagango, situato nel Comune di Zam, costretti oggi a bere l’acqua del vicino Barrage di Ziga, con la conseguente frequenza di malattie legate al consumo di acqua batteriologicamente inquinata.

Il finanziamento totale dei due progetti ammonta ad € 19.269,56

I lavori stanno partendo in questi giorni e una nostra missione di novembre prossimo ne monitorerà l’andamento. Oggi più che mai siamo convinti che donare l’8×1000 alla Chiesa Valdese sia un atto di estrema responsabilità.

Grazie ancora.

Riparte il progetto “Nessuno si salva da solo”

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Dopo la pausa estiva torna “Nessuno si salva da solo”. Sono tante le famiglie di Ladispoli che stanno aspettando i nostri kit di vestiti e accessori per i loro figli. A tal fine ci incontreremo mercoledì 25 SETTEMBRE ore 20.00 presso la nostra sede in zona artigianale a Ladispoli (vicino Humanitas) per fare la prima riunione operativa e finalmente ricominciare!
Per tutti coloro che volessero entrare nel progetto come volontari questa riunione è l’occasione giusta.
Vi aspettiamo, abbiamo bisogno anche di voi!

Un successo la prima fase del progetto Nessuno si salva da solo

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nessuno-da-soloQuarantadue famiglie contattate, settanta bambini serviti, circa 2100 indumenti e accessori distribuiti per la stagione estiva, più di 6000 pezzi inventariati. Dopo solo tre mesi dal lancio di “Nessuno si salva da solo”, questi sono i numeri sorprendenti del progetto realizzato da Animo Onlus in collaborazione con l’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Ladispoli e con il patrocinio del Consiglio comunale dei giovani.
Il progetto è nato per contribuire a dare un sostegno concreto alle famiglie del territorio colpite dalla crisi economica.

La campagna ha preso il via ad aprile ed è consistita in una raccolta di indumenti e accessori (passeggini, carrozzine, lettini) per bambini 0-12 anni. Dopo una prima fase di catalogazione del materiale donato si è iniziato a maggio a distribuire kit personalizzati alle famiglie con figli segnalate dagli uffici comunali e dall’associazione Humanitas di Ida Rossi.

“Quando abbiamo iniziato – dichiara Sara Candelletta, una delle responsabili di “Nessuno si salva da solo” – non avremmo mai immaginato che la città di Ladispoli rispondesse in maniera così importante. Sono state tantissime le persone che hanno portato vestiti e accessori ai nostri punti raccolta. È stata una vera e propria gara di solidarietà. Ringraziamo uno ad uno questi cittadini così come non finiremo mai di esprimere gratitudine verso tutti i volontari che ci hanno aiutato a catalogare e a preparare i kit per i bambini in questo periodo.

Questa nostra esperienza sul campo – continua Sara Candelletta – ci permette di affermare che questa crisi colpisce indistintamente e quotidianamente tanti nostri concittadini. Siamo venuti a contatto con famiglie che soprattutto a causa della mancanza di lavoro si sono ritrovate con gravi problemi economici dovendo però continuare a dare un futuro a se stessi e a propri figli. Il nostro contributo non è stato solo quello di aiutarli concretamente con questi kit ma è stato soprattutto quello di far capire loro che la città non è indifferente alla situazione e che anzi vuole farsi carico e condividere questo momento con loro”.

“Animo Onlus – ammette Gianfranco Marcucci, presidente dell’associazione – è da sempre impegnata nella cooperazione con l’Africa. Questo è stato il primo progetto per il nostro territorio. La crisi che ha colpito tante persone richiedeva un impegno diretto anche da parte nostra. Con “Nessuno si salva da solo” abbiamo dimostrato che realmente Ladispoli è una comunità viva e virtuosa dove i concetti di solidarietà e partecipazione non sono solo testimonianza ma una pratica condivisa e praticata attivamente da tantissimi cittadini.

Il nostro progetto in questa fase serve per aiutare le famiglie in difficoltà, ma nel lungo periodo vuole diventare uno strumento di promozione permanente della cultura dello scambio e del riuso che deve pian piano tornare ad essere un caposaldo delle nostre società”.

Dopo questa prima fase il progetto “Nessuno si salva da solo” tornerà a settembre per soddisfare ancora le esigenze delle famiglie di Ladispoli attraverso la preparazione di nuovi kit per bambini per la stagione invernale.

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